Hay que cuidar lo que no se ve


Si deve guidare ciò che non si vede

Quando guardiamo uno sportivo o qualche individuo in azione, stiamo osservando appena la parte esterna di questa macchina complessa che è l’essere umano. Quello che noi vediamo è l’infrastruttura che alimenta questo apparato in movimento e che si può comparare ad un iceberg. Perché un quinto è quello che galleggia sopra, la sua parte visibile, e quattro quinti stanno sotto.
Come medico sportivo mi interessa proteggere e conservare tutto quello che non si vede e che costituiscono le garanzie indispensabili per il buon rendimento atletico. Per questo sostengo che è più importante che lo sportivo tenga il fegato ed un sistema cardiorespiratorio in buone condizioni, perché questi organi sono incaricati nella struttura di sostenere con esito favorevole il movimento atletico.

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L’individuo non è solamente un apparato locomotore, ossia un’unione di ossa, muscoli ed articolazioni che si muovono. L’individuo (la parola proviene da indivisibile) tuttavia abbraccia tutto il sistema nutritivo metabolico, il quale da l’energia per il movimento e la vita, e il sistema nervoso centrale e neuroendocrino umorale, che coordina tutte le funzioni. In conseguenza teniamo tre grandi sfere interrelazionali: il sistema motore, gli organi, gli apparati ed il sistema dell’economia, che sono in definitiva quelli che occupano le due cavità toraciche e addominali e che provengono con le distinte funzioni l’energia necessaria per le attività muscolari. Queste due grandi sfere sono coordinate e integrate per il sistema nervoso.
Per questo non è questione di ripetere serie di esercizi ne andature senza fondamento negli allenamenti, fino a che la struttura di questi quattro quinti (tornando all’esempio dell’iceberg), che sono gli organi e gli apparati dell’economia, il sistema digestivo, cardiorespiratorio e nervoso che coordinano tutto, non deve essere trascurata e si deve tenere speciale attenzione da parte del medico e dell’allenatore.
Molti dicono che il calcio si gioca con i piedi, però io sostengo che si gioca con la testa, ossia con il sistema nervoso centrale; si esprime con i piedi e si sostiene con il fegato. La testa è quella che coordina in dimensione spazio-temporale ed il piede esegue il comando del cervello. Intanto, il fegato è il grande laboratorio del corpo umano. Sta nel centro della riserva nutritiva (pool energetico).
Del grande laboratorio che è il fegato sappiamo alcune funzioni, però tuttavia ignoriamo le altre. Una funzione importante del fegato, a parte di quella energetica, è quella antitossica. E prima di entrare nel tema generale dell’apporto energetico all’organismo, è necessario un’affermazione che tiene che vedere con la mentalità generale della gente nell’uso delle vitamine.

Vitamine
Per questo voglio far notare qualcosa che ho notato da molto tempo. Ed il concetto che il fegato dello sportivo è sottomesso ad uno sovra sforzo quando alla dieta si aggregano vitamine in forma indiscriminata. Questo è notevolmente pregiudizievole. Poco tempo fa, nel giornale italiano Corriere della Sera, si pubblicò che il Consiglio Nazionale di Investigazione degli Stati Uniti controindicava l’uso delle vitamine. Questo io lo vado sostenendo da più di 30 anni.
Perché? Perché la vitamina complica una funzione catalitica , biochimicamente parlando. È dire procedere grazie all’assistenza. L’organismo tiene una necessità di vitamine che si mischia in microorganismi. La funzione catalitica significa non partecipare con la sua molecola nella reazione, però se l’appoggia e la facilita, senza intervenire nella stessa molecolarmente. Implica che quando si supera questo minimo richiesto è il fegato che va ad annullarla; l’ingestione di vitamine può sottomettere al fegato ad una funzione annessa, facendo più pesante il suo carico, e questo è qualcosa che teniamo, e questo è qualcosa che dobbiamo sradicare.
La vitamina non partecipa alla reazione perché è un fattore di alimentazione. Si fece popolare l’uso crescente che sia alimento, energia. Però la vitamina non da energia. Né la vitamina B è tanto utile per il reumatismo e per i dolori come si crede. Però si fece popolare, i laboratori vanno a fabbricare la vitamina extraforte con i suoi 500 e mille milligrammi ed il suo consumo è come una bomba. Per cosa? Perché il fegato vada a soccorrere l’organismo e faccia un lavoro extra per eliminarlo.

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