http://www.clarin.com/diario/2008/02/17/deportes/d-07204.htm

Da Clarin del 17.02.2008

Il caso di Ronaldo lo conosco bene, perchè molti anni fa lo portarono nel mio consultorio di Milano, quando il brasiliano era giocatore dell'Inter e quando cominciavano i suoi problemi. Lo visitai e migliorò moltissimo. E resi noto al medico dell'Inter ed al coordinatore della squadra, Sandro Mazzola, che l'inconveniente di Ronaldo non era il ginocchio ne il tendine rotuliano se non che passava per la sua colonna lombare.
da li ap oco tempo, non so se per gelosia o per quale ragione, non lo vidi più e mi interessai che lo seguivano trattandolo per il ginocchio e, in realtà, il dolore al ginocchio ed il rpoblema del tendine era solo l'effetto, non la causa, sempre si fuorviò per la periferia della questione. per questo avvertii che gli si poteva fare un danno tremendo per aver fatto una diagnosi equivocata. Un tendine sano non si rompe. Il tendine rotuelo è molto forte e c'è da vedere se sta infermo.
Lamentevolmente Ronaldo soffrì la rottura del tendine molti anni fa, lo operarono a Parigi, tornò a giocare e tornò a soffrire le stesse conseguenze perchè non si controlla la verità del problema, che è la colonna lombare. Questo lo anticipai quasi un anno prima a Clarin quando lo operarono per la prima volta. Adesso la storia si ripete: Quella volta stette due mesi in Francia, fece la riabilitazione e quando tornò gioco cinque minuti e si ruppe il tendine. Io avvertii che se gli toccavano il tendine si sarebbe rotto e lo stesso tragitto va a passarlo con l'altro. Tutto per un errore di diagnosi. Adesso c'è da ripare il tendine e starà un anno inattivo. Però per non commettere più errori è indispensabile effettuare una diagnosi precisa perchè Ronaldo smetta di soffrire. E è una vera pena che si sia perso tanto tempo.

Da La Cronica del 26.02.1978